Visitarlo è ormai d’obbligo per chi decide di trascorrere qualche giorno a Torino. Stiamo parlando di un museo… che va oltre la concezione classica che si ha di un’esposizione permanente: è il Museo Nazionale del Cinema, ospitato all’interno della Mole Antonelliana, simbolo per eccellenza della città.
Recarsi in questo museo significa compiere un viaggio nella storia del cinema, per conoscerne gli inizi, le tecniche, per ripercorrere le tappe più significative della cinematografia internazionale, per entrare in contatto con i personaggi che hanno popolato i film più celebri di ogni epoca. Di certo, per scoprire gli inizi del cinema è necessario andare indietro nel tempo; ma non è compito facile trovarne la data precisa, perché gli uomini hanno sempre cercato di ottenere forme di spettacolo che facessero uso di immagini in movimento.
Pensiamo solamente alle ombre cinesi o alle lanterne magiche oppure ai vari esperimenti condotti in epoca vittoriana. Proprio in tale epoca, il “precinema”, ovvero tutto quell’insieme di tecniche che precedettero l’invenzione del cinematografo, conobbe un notevole impulso. Furono inventati i taumatropi, dischi che avevano un’immagine diversa su ciascuna delle due facce e che, fatti roteare velocemente, ingannavano l’occhio dando l’illusione della fusione delle due immagini; o ancora lo zootropio, una specie di ruota che, girando, suggeriva all’osservatore l’impressione della successione di una serie d’immagini in movimento. Infine il kinetoscopio, l’antenato più vicino al cinematografo: si trattava di un dispositivo che faceva scorrere fotografie scattate in sequenza, creando così un’animazione.
Ecco: tutti questi apparecchi sono esposti al Museo Nazionale del Cinema. Ma – dicevamo – questo museo supera la concezione classica, perché gli apparecchi non solo sono esposti: si possono anche provare in prima persona! E sperimentare le tecniche in prima persona è un metodo per conoscerle al meglio.
Terminato il percorso “archeologico” – che si conclude, com’è ovvio, con le sale che ospitano i primi proiettori cinematografici, che riportano all’epoca del cinema muto -, possiamo optare per un percorso che si snoda attraverso alcune gallerie, dove ci vengono mostrati memorabilia della storia del cinema. Questa parte fa sognare e divertire allo stesso tempo, perché riporta alla mente varie scene di opere cinematografiche che ci hanno appassionato.
Ci sono oggetti e costumi dei film più famosi della storia (per esempio, le maschere usate dai protagonisti di Guerre Stellari, l’armatura di Robocop, il modellino di un Gremlin) ma anche cimeli appartenuti ai grandi attori (impossibile non soffermarsi dinanzi alle scarpe, al braccialetto e al bustino di Marilyn, che fanno bella mostra di sé sotto le due note fotografie che ritraggono la diva nuda) e documenti di produzione, come scenografie e immagini scattate sui vari set cinematografici.
Un’altra sezione del museo ospita invece sale che illustrano al visitatore le diverse tecniche cinematografiche, dalle riprese al montaggio, passando per gli effetti speciali (che si possono anche provare: ci si ritroverà proiettati in scene di film o a bordo di navicelle spaziali!).
Dalle gallerie si scende fino al cuore della Mole, dove è allestita la suggestiva Aula del Tempio, la sala più grande del museo, dominata dall’imponente statua del dio Moloch, usata per il film Cabiria del 1914, noto ai più per la partecipazione di Gabriele D’Annunzio alla stesura della sceneggiatura. Nell’Aula è possibile riposarsi su comode chaise-longue, assistendo a proiezioni di filmati sulla storia del cinema.
La visita riprende nelle cappelle laterali all’Aula del Tempio, tutte dedicate ai vari generi cinematografici, con riproduzioni di elevatissima qualità di tipiche ambientazioni. Saremo quindi nel saloon di un film western o nella tranquillità domestica di una commedia familiare; oppure nel laboratorio di una pellicola di fantascienza. Tornati nell’Aula del Tempio, si sale attraverso le gallerie che, come una spirale, avvolgono le sue pareti: vi sono appese le locandine di tutti i più grandi film della storia, in ordine cronologico.
E se, terminata la visita, verrà voglia di godersi Torino dall’alto, non si dovrà far altro che salire sull’ascensore panoramico: non ci siamo stati ma dicono che la vista, da lassù, sia impagabile… !
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