Chi ha mai visitato il Sacro Monte di Ghiffa – vicino a Verbania, in provincia di Verbano Cusio Ossola – capisce perfettamente i pensieri di Mary Ann the Sailors e Reverend Eli Jenkins nel dramma radiofonico “Under Milk Wood” del poeta Dylan Thomas:
“The Wood, whose every treefoot’s cloven in the black glad sight of the hunters of lovers, that is a God-built garden to Mary Ann the Sailors who knows there is Heaven on earth and the chosen people of His kind fire in [this] land, […] and, to the Reverend Eli Jenkins, a greenleaved sermon on the innocence of men, the suddenly wind-shaken wood springs awake for the second dark time this one spring day.”*
È esattamente questa la sensazione che emerge quando vedi le cappelle del Sacro Monte di Ghiffa, con il bosco e la vista sul Lago Maggiore. E, non da ultimo, quando ti godi una delizia nel ristorante gestito da una coppia di coniugi simpaticissimi.
In tutto, sono nove i Sacri Monti nella regione: sette in Piemonte e due in Lombardia. L’UNESCO ha deciso di integrare i Sacri Monti nella Lista del Patrimonio Mondiale nel 2003. Il monumento è stato restaurato completamente. Così si spera che il Santuario SS. Trinità di Ghiffa venga salvaguardato per le generazioni future. La stupefacente ricchezza della natura, della storia e dell’arte devozionale cattolica rendono una gita nelle montagne sopra Ghiffa un’esperienza divina.
La bellissima architettura del gruppo di cappelle, il bosco e la terrazza panoramica che dà sul lago creano un’atmosfera idillica. La varietà di alberi è enorme: ci sono i castagni, i tigli, le querce, gli aceri, gli ontani, le betulle, i frassini nonché gli agrifogli, i tassi, i pungitopo, i noccioli e i nespoli. Malgrado questo bosco celestiale, la lingua popolare chiama una delle cappelle “Cappella d’ul diavul”, per le diavolerie che la gente era solita confessare qua.
Tutto questo si dimentica subito entrando nel piccolo mondo del Ristorante SS. Trinità. La specialità sono i semifreddi dai tanti gusti, tutti fatti in casa. È difficile scegliere perché sono uno meglio dell’altro. Ce ne sono al al limone, all’arancia, ai frutti di bosco, al pistacchio, allo zabaione, all’amaretto… Potrei continuare per ore. Non si può terminare una gita al Sacro Monte di Ghiffa senza fare una pausa dalla vita quotidiana con un buon dolce e godersi la semplicità meravigliosa della vita in montagna.
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* Thomas, Dylan. Sotto il Bosco di Latte. La citazione in italiano vuol dire: “Questo è il Bosco che per la navigatrice Mary Ann è un giardino creato da Dio; lei sa che esiste il Cielo sul mondo e che il popolo prescelto del Suo fuoco acceso vive in questa campagna; […] e per il reverendo Eli Jenkins è una predica coperta di foglie verdi sull’innocenza del genere umano – il Bosco all’improvviso agitato del vento si sveglia per la seconda volta nel buio di questa giornata di primavera.”
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